È in corso una campagna promossa da importanti associazioni e da Eurogroup for Animals per chiedere alla Commissione europea di effettuare una revisione della legislazione che regolamenta il trasporto di animali vivi, pratica che provoca enorme sofferenza a milioni di animali ogni anno
Abbiamo ancora sotto gli occhi le immagini delle due navi spagnole che nel dicembre scorso, dopo tre mesi di navigazione, non avendo i permessi di attraccare a causa di un’epidemia in corso, hanno lasciato gli animali agonizzare a bordo e quindi uccisi o scaricati in mare.
Quante volte ci siamo imbattuti in autostrada negli autotreni che trasportano animali vivi scoprendoci impotenti di fronte a tanta crudeltà. Situazioni di grande sofferenza che gli stessi animali ci trasmettono, se solo ci soffermiamo a guardarli negli occhi attraverso le sbarre degli autocarri.
È arrivato il momento di porre fine o almeno di limitare al minimo questa sofferenza non degna di una società volta al progresso.
Le associazioni Animal Equality, Lav, Essere Animali e Compassion in World Farming si sono unite nell’iniziativa No Animal Left Behind per sostenere la campagna di Eurogroup for Animals che chiede alla Commissione europea di porre un freno a questa pratica crudele che coinvolge migliaia di animali.
Ogni giorno sulle strade europee viaggiano in condizioni miserabili animali vivi: polli, pecore, maiali, cavalli, bovini, vittime di maltrattamenti. Il dato aumenta se si considerano i tre milioni all’anno di animali esportati dall’Europa verso altri continenti.
Esistono delle norme, spesso insufficienti, su questo tema che purtroppo vengono violate costantemente.
I membri di Eurogroup for Animals hanno condotte diverse indagini rilevando gravi violazioni. I viaggi infatti possono durare diversi giorni o settimane esponendo gli animali a gravi sofferenze, disidratazione, lesioni, malattie e morte.
Tragico destino anche per gli animali trasportati sui camion costretti a sopportare lunghi periodi nel terrore, senza riposo, cibo o acqua: molti arrivano a destinazione esausti e feriti.
Ancora oggi miliardi di animali sono trattati come oggetti, merci da trasportare ammassati, nella maggior parte dei casi con destinazione macello.
Questa situazione non è degna di una società civile ed è dannosa anche per la stessa salute pubblica. Durante questi trasporti infatti si diffondono malattie e studi scientifici hanno dimostrato che provocano stress con indebolimento del sistema immunitario rendendo gli animali più vulnerabili alle malattie.
Eurogroup ha pubblicato il Libro Bianco sulla revisione della legislazione inerente il benessere animale che delinea un nuovo regolamento sui trasporti e la loro limitazione. Si chiede di vietare tutti i viaggi a lunga distanza e introdurre regole per limitare le sofferenze.
La Commissione europea deciderà a settembre se intraprendere una revisione completa della legislazione che riguarda gli animali d’allevamento in tutta Europa e tutelarne i diritti.
Piccoli passi verso il miglioramento della tutela del benessere degli animali, esseri viventi e senzienti che hanno diritti a una vita dignitosa, esattamente come noi. Sui siti delle associazioni coinvolte è possibile firmare la petizione.