Appalti pubblici e acquisti verdi – Green Public Procurement: nuove linee guida per migliorare l’applicazione delle valutazioni di conformità nei bandi di gara sono state realizzate da Accredia, ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano.
L’idea è quella di semplificare i compiti delle stazioni appaltanti, che si affidano alle attività di verifica di organismi di certificazione e a laboratori qualificati da Accredia che, attraverso una valutazione terza e indipendente sulla competenza degli stessi, rende le valutazioni di conformità da essi rilasciate uno strumento utile per il raggiungimento degli obiettivi di politica ambientale.
“Per questo” ha spiegato il presidente di Accredia, Giuseppe Rossi “abbiamo messo a disposizione le nostre banche dati su accreditamenti e certificazioni, per dare tutte le informazioni possibili relative al mercato del Green Public Procurement, che in Italia vale circa 2 miliardi di euro“.
Nel nostro Paese il Green Public Procurement ha assunto un ruolo di leva strategica capace di migliorare gli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti (D.lgs.50/2016).
Con questo testo, i Criteri Ambientali Minimi sono stati introdotti in tutte le procedure d’acquisto pubblico di servizi, prodotti e lavori e, all’interno dei CAM, è stato previsto il frequente ricorso alle valutazioni di conformità accreditate, intese sia come certificazioni sia come prove di laboratorio.
I dati emergono da uno studio, realizzato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che ha come focus l’economia circolare nelle politiche pubbliche. Il ruolo della certificazione: da qui si deduce che le certificazioni ambientali sono motore immobile dal processo avviato dall’economia circolare.
Con oltre 22mila aziende in possesso di una certificazione accreditata per i sistemi di gestione ambientale SGA – cresciute del 9% dal 2015, anno di entrata in vigore della legge n.221, cosiddetta Collegato ambientale – l’Italia è infatti prima in Europa e terza nel mondo dopo Cina e Giappone.
“Affinchè però il ricorso alle valutazioni di conformità sia realmente efficace e funzionale nelle scelte di acquisto della PA” ha proseguito Rossi “è necessario che il riferimento alle stesse sia fatto in maniera corretta e appropriata. Per questo, per accrescere la competenza tecnica delle stazioni appaltanti, Accredia sta lavorando insieme ad Anac, Conferenza delle Regioni e Consip, per sviluppare attività di formazione ad hoc“.