Preservare l’ecosistema delle isole e delle aree di mare, salvarle dall’inquinamento provocato dai rifiuti e dal massiccio viavai di navi. L’Italia si trova a dover affrontare una sfida grande come la distesa d’acqua che intende tutelare attorno alle proprie coste.
Il progetto Save the Wave, iniziativa parte del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030) e avviata da Ioc-Unesco con E.On, ha proprio l’obiettivo di tutelare e ripristinare gli ecosistemi marini per sanificare il Mediterraneo, rendendolo resiliente e ricco di biodiversità.
Collaborano attivamente anche Giovanni Chimienti, biologo marino del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e National Geographic Explorer, e il suo team (il professore Francesco Mastrototaro e il biologo marino Andrea Tursi), con il supporto del gruppo di The Oceancy, associazione impegnata nella protezione della vita marina e nell’offrire sostegno al turismo sostenibile.
Protagoniste della nuova tappa del progetto sono le Isole Tremiti, l’arcipelago situato al largo delle coste pugliesi, dove, su un’area complessiva di circa 100 metri quadri, sono stati impiantati i rizomi di Posidonia oceanica scalzati, in particolare, a causa degli ancoraggi dei diportisti.
Il reimpianto è stato fatto su due zone di 50 metri quadri ciascuna (pari a circa il 10 percento della superficie di quell’habitat): il primo è a nord-est degli scogli Pagliai, con porzioni di prateria tra 15 e 17 metri di profondità; il secondo è nel corridoio naturale formato dallo Scoglio del Cretaccio e dall’Isola di San Nicola a otto metri di profondità.
Per il reimpianto, in particolare, sono state utilizzate biostuoie in fibra di cocco, completamente naturali, che forniranno supporto alle giovani piante affinché queste possano radicare, mimando il naturale intreccio di radici e rizomi che normalmente rappresenta la parte basale delle praterie di Posidonia, chiamata mattes.
Si muove anche l’Aipe (Associazione italiana poliestere espanso) che ha promosso e realizzato un ambizioso progetto presso il mercato ittico di Milano: il completo recupero e riciclo di tutte le cassette di Eps (poliestere espanso sintetizzato) destinate alla movimentazione e alla conservazione del pesce.
Grazie anche alla collaborazione con Sogemi Spa, società che gestisce tutti i servizi integrati della struttura milanese e a Fantambiente, realtà di consulenza specializzata nell’ambito di riciclo e tematiche ambientali, si ricavano 300 tonnellate l’anno di rifiuto da riciclare completamente per trasformarla in nuova materia prima.
L’operazione, coordinata da Giovanni Raggi, vicepresidente responsabile della Divisione Imballaggi di Aipe, prevede la raccolta giornaliera delle cassette in appositi contenitori chiamati Big Bag.
Una volta raggiunta la capienza stabilita, i contenitori, vengono stoccati presso il mercato in aree identificate, pronti a essere trasportati verso i centri specializzati di raccolta per l’Eps dove le cassette saranno trasformate, attraverso un processo specifico di riciclo, in nuova materia prima seconda, che verrà immessa nuovamente sul mercato e utilizzata per la produzione di nuovi prodotti.
La tutela dell’ecosistema marino intorno alle coste delle isole interessa anche l’Europa e passa da Pantelleria con l’Italiana Energy Academy del segretariato Energia Pulita per le isole europee, evento da domani a giovedì 6 ottobre presso l’aula consiliare e con il patrocinio del Comune.
Il segretariato è un’iniziativa della Commissione europea che rappresenta la piattaforma centrale per la transizione verso l’energia pulita delle oltre 2.200 isole abitate d’Europa.
Nonostante abbiano accesso alle energie rinnovabili, sono in tante – tra cui Pantelleria – a dipendere dalle importazioni di combustibili fossili.
Si attiva dunque in questo luogo il workshop annuale (ogni anno su un’isola diversa del Mediterraneo) per aiutare gli isolani a selezionare, valutare, eseguire e comunicare sui progetti di transizione energetica tramite sessioni dell’Energy Academy.
Durante questa edizione si potrà apprendere di più sugli attuali sviluppi della transizione energetica dell’isola di Pantelleria, in particolare sull’energia eolica, sul quadro giuridico per la produzione di energia rinnovabile e sull’efficienza energetica, compreso il concetto di comunità energetiche.
Tutto incentrato sulla salvaguardia delle isole e del loro ecosistema marino.